
La Comunità da molti anni, insieme alla rete di persone coordinata da Paolo Adomi del Circolo La Montanina di Fiesole, è attiva nel sostenere la Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, che dal dicembre 2004 coltiva con coraggio e passione alcuni terreni confiscati alla ‘ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro. La Cooperativa fin dai suoi primi passi ha messo insieme l’idealità evangelica, i valori del lavoro cooperativo, passioni e competenze nella agricoltura biologica e ha avviato un’attività imprenditoriale nella convinzione di poter mostrare che il cambiamento è possibile ovunque, purché ci siano coraggio da un lato e reti di sostegno dall’altro. Negli anni la speranza è diventata realtà concreta: produce ottimi frutti, non solo ottime arance, clementine, olio, kiwi e molto altro,
ma anche legalità, lavoro, dignità, giustizia sociale e accoglienza.

Questo cammino non è mai stato facile: vi sono state negli anni innumerevoli minacce e danneggiamenti di ogni tipo.
Anche in questo mese di giugno ’25 vi sono stati ben quattro aggressioni: un incendio che ha devastato una coltivazione di grano e il danneggiamento di diversi impianti di irrigazione presenti in terreni coltivati a clementine e a kiwi. Uno dei soci della cooperativa, Antonio Napoli, ha dichiarato: «Questi atti non rappresentano semplici danneggiamenti agricoli. Sono veri e propri attacchi alla legalità ripristinata e alla giustizia sociale. Chi attacca le coltivazioni, attacca l’esistenza stessa di un lavoro dignitoso. La solidarietà concreta e il sostegno attivo sono le risposte più immediate a chi tenta, con la violenza e la paura, di frenare il cambiamento da tempo avviato.»
Abbiamo subito pensato di inviare un segno della nostra vicinanza e del nostro sostegno attivo con una lettera che è riportata qui sotto e che abbiamo diffuso a tutti coloro che sono con noi impegnati in questa rete.
Cari amici della Valle del Marro
sappiamo che nei giorni scorsi un incendio doloso ha devastato una coltivazione di grano in uno dei terreni confiscati alla mafia, che
state lavorando con l’obiettivo di promuovere legalità democratica, inclusione e lavoro dignitoso.
Abbiamo saputo che si tratta del quarto episodio di danneggiamento in meno di un mese, che i danni sono stati pesanti e che il raccolto è stato compromesso.
Da diversi anni insieme a Paolo Adomi abbiamo costruito e ampliato una rete di persone che acquistano le vostre arance e i vostri prodotti
con il chiaro e preciso intento di sostenere il vostro impegno a favore della giustizia e della legalità. A tutti loro abbiamo fatto presente la situazione.
Ci teniamo quindi a farvi arrivare il nostro sostegno, la nostra solidarietà, la nostra vicinanza in questo momento difficile.
Vi teniamo nei nostri pensieri e ci attiveremo anche per dare concretezza a questo nostro sentimento di grande stima e vicinanza.
La Comunità dell’Isolotto – Firenze 25 giugno 2025