15.06.25 – Il nostro sostegno a don Biancalani, ai volontari e alla parrocchia di Vicofaro, chiesa ospedale da campo, perché “ero straniero e mi avete accolto”

Papa Francesco nel 2013 diceva“..la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia“.
E poi ancora nel 2021 “La famiglia di Nazaret ha subito tale umiliazione e sperimentato in prima persona la precarietà, la paura, il dolore di dover lasciare la propria terra. Ancora oggi tanti nostri fratelli e tante nostre sorelle sono costretti a vivere la medesima ingiustizia e sofferenza.
Anche oggi c’è una traccia della storia della fuga della famiglia di Gesù fuori dalla propria patria, così come raccontato dai Vangeli nel periodo di Natale. Ed è impersonificata dalle tante persone costrette a fuggire dalla propria terra per diventare migranti o rifugiati. La causa è quasi sempre la prepotenza e la violenza dei potenti. .
È una realtà, questa della migrazione di oggi, davanti alla quale non possiamo chiudere gli
occhi. È uno scandalo sociale dell’umanità
“.

Nella Assemblea domenicale di oggi 15 maggio riflettiamo sulla situazione della parrocchia di Vicofaro, che da oltre 9 anni ha seguito l’invito di papa Francesco e si è fatta “chiesa ospedale da campo”, accogliendo negli anni moltissimi migranti specie africani, dando loro un tetto, un piatto di riso, un consiglio, un conforto, un approdo, curando le ferite del corpo e dell’anima. Senza negare la complessità della situazione e le molte difficoltà riconosciamo l’esperienza di Vicofaro e la testimonianza di don Massimo Biancalani – che conosciamo da tempo – come una significativa testimonianza di quel Vangelo che chiama tutti alla coerenza rispetto al richiamo “avevo fame e mi avete dato da mangiare, avete sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete accolto“. Ci sentiamo anche laicamente ad assumere la migrazione come un fenomeno che non può essere affrontato con l’indifferenza o la violenza, ma solo con la reciproca conoscenza e l’integrazione.
Condividiamo poi le notizie secondo le quali l’esperienza di Vicofaro e il parroco don Biancalani sono sotto attacco da vari esponenti della politica locale e nazionale. Valutiamo di attivarci come comunità per essere vicini e testimoniare sostegno e solidarietà a don Massimo e ai tanti volontari che finora hanno sostenuto questa esperienza di accoglienza.
* Nel pomeriggio decidiamo che un piccolo gruppo andrà a Vicofaro per portare cibo (offerto dal Circolo 25 aprile) e capire come essere di aiuto.
* insieme a Sconfinatamente Yoga decidiamo di attivare una piccola raccolta fondi per affrontare le spese più urgenti che Vicofaro dovrà forse sostenere in questo periodo. (IBAN IT22T0306902915100000010525 intestato a Centro Educativo popolare OdV – causale “per Vicofaro”)
* Inoltre aderiamo all’appello pervenuto da Vicofaro e che riportiamo qui sotto.

Il fascicolo domenicale è qui scaricabile:

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